venerdì 28 dicembre 2007
Gara di sguattere
GARA DI SGUATTERE
di Donna Marina Di Montessuma
Oggi ho detto alle mie due domestiche: - Forza, belle, si fa una gara di sguattere.
Hanno indossato la loro uniforme pesante in poliestere, un grembiulone verde di gomma e un grembiule di tela bianca ciascuna. I loro due fazzolettoni, che le fanno sembrare due contadine russe, biancheggiano sulle corte capigliature bionde. Un bel paio di guanti di gomma, zoccoli dello stesso materiale, e comincia il divertimento.
Le porto davanti alle due capaci vasche in acciaio inossidabile che ho fatto installare in cucina: ogni lavello è pieno fino all’orlo di stoviglie unte e incrostate, in uguale quantità: stesso numero di piatti, di bicchieri, di posate, di pentole.
- Adesso, bambole, al mio via incomincerete a lavare. Quando dirò “alt” vi fermerete, e conterò quanta roba avete lavato. Quella delle due che avrà lavato meno, sarà punita immediatamente.
- Quale sarà la punizione, signora? - chiede S., le braccia incrociate sul ventre.
- La deciderà la vincitrice, la punizione. - replico fissandola gelidamente.
- E alla fine delle tre gare di sguatteraggio, la perdente diventerà la serva della serva per un anno.
Mi fissano sgomente.
Cominciamo: al mio via le due sfidanti attaccano a lavare come due disperate, schizzando acqua sapone e untume dappertutto. Le lascio sfogare per un po’, poi all’improvviso dò l’alt. Il turbine scompare come d’incanto, lasciando il posto ai volti disfatti e sudati delle mie due campionesse.
(1- continua)
© 2007 Donna Marina Di Montessuma
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